Il tema delle opere è di grande attualità e riguarda il ruolo delle religioni e il rapporto con il sacro nel mondo globalizzato.
Come scrive il curatore Alvaro Spagnesi nel testo introduttivo alla mostra, “L’arte di Michele Di Leo si manifesta in modo perentorio e improvviso come una tempesta che non sembra lasciare scampo, uno tsunami devastante fatto di colori e materia che si fondono e s’aggregano incessantemente in un farsi e disfarsi dell’esistente fisico e metafisico. Le sue opere – prosegue il curatore – sono cromaticamente dominate dai quattro colori individuati dall’artista per simboleggiare metaforicamente Padre, Figlio, Spirito Santo e Uomo presentato, quest’ultimo, come dice lo stesso Di Leo, “sotto forma, materia dell’entità spirituale globale”.
Simultanea Spazi d’Arte è una realtà curatoriale ideata e gestita a Firenze dalle storiche e critiche d’arte Roberta Fiorini e Daniela Pronestì. Arte a 360° è la filosofia che unisce le due curatrici.
Milko Chilleri
Add Comment