Arte e Fotografia

#vediamoci a Bergamo: la storica Accademia Carrara riapre al pubblico

Dopo 7 lunghi anni di ristrutturazione, la storica Accademia Carrara di Bergamo riaprirà al pubblico il prossimo 23 aprile con 130 opere restaurate ad hoc per l’occasione. L’hashtag #vediamoci accompagna la campagna di comunicazione della nuova inaugurazione: un invito a vedere, a partecipare e a godere di questo immenso patrimonio che torna, con qualche novità, fruibile a tutti.

Accademia di Carrara. photo Mario Cresci_

Ci siamo: tra poco più di un mese, l’Accademia Carrara riaprirà i battenti delle sue 28 sale decorate in stile neoclassico,  dando la possibilità di ammirare le 600 opere qui custodite, 120 in più rispetto al nucleo originale, tra cui 50 sculture.

Dopo 7 anni di attesa,  la Carrara riapre in grande stile, a partire dalla conferenza stampa, tenuta lo scorso 26 Febbraio a  Milano, in una delle case museo più importanti d’Europa: il Museo Poldi Pezzoli. Al primo piano del museo, tra sedie disposte linearmente e grandi capolavori ( tra cui Piero Della Francesca, Giovan Battista Moroni, Giovanni Bellini), sono intervenuti: Giorgio Gori, sindaco di Bergamo; Maria Cristina Rodeschini, responsabile divisione Accademia Carrara – GAMec; Giovanni Valagussa, conservatore Accademia Carrara; Nadia Ghisalberti, assessore alla cultura, turismo, tempo libero, marketing territoriale, Expo – Comune di Bergamo; Angelo Piazzoli, presidente Fondazione Credito Bergamasco. La scelta di una sede come il Poldi Pezzoli per l’evento riporta alla memoria la storia del collezionismo, con analogie di una passione che ha permesso la creazione di luoghi del sapere artistico.

L’Accademia Carrara nacque nel 1769 a Bergamo per volere del Conte Giacomo Carrara, il quale donò il suo patrimonio storico-artistico e commissionò la creazione della sede dell’Accademia a Simone Elia. In oltre duecento anni di storia, questo patrimonio è aumentato grazie ad appassionati d’arte come Guglielmo Lochis, Giovanni Morelli e, nel 1998, Federico Zori, diventando un vero e proprio museo del collezionismo.

photo Sara Luraschi. Accademia di Carrara

Ma cme sarà La Nuova Carrara? Sede riorganizzata; 130 opere ristrutturate (tra cui  capolavori di Pisanello, Mantegna, Botticelli, Raffaello). Tre piani: il primo dedicato ai servizi per il pubblico (spazio didattico, museum shop, spazio video). Gli altri due allestiti con opere che richiamano l’antica quadreria settecentesca all’interno di dorate cornici originali capaci di valorizzare i dipinti. Il percorso segue una linea cronologica e tematica, creando momenti di spunto e riflessione per il visitatore. Un sito innovativo che parte da uno studio delle esigenze del visitatore (www.lacarrara.it). Una politica di valorizzazione consentirà inoltre di organizzare mostre in collaborazione con alcune sedi museali italiane ed estere.

L’hashtag di promozione comunicativa riassume efficacemente ciò che si potrebbe dire:

#vediamoci!

E noi potremmo continuare:

Dove? All’Accademia Carrara.

Quando? Il 23 Aprile.

Perché? Perché la storia di questo luogo di collezionismo incontrerà una nuova apertura culturale. E queste occasioni, meglio non perdersele.

Giorgia Quadri

 

About the author

Giorgia Quadri

Giorgia Quadri (Varese, 1991) è laureata in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione presso l’Univerisità di Pisa con un progetto di tesi sulla Videoteca Giaccari di Varese. Nel 2016 si diploma al Biennio specialistico di Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, approfondendo la sua ricerca sulla storia di Luciano Giaccari. Collabora tuttora con la Videoteca e fa parte del duo curatoriale PUNTO.

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