Una corrente ambigua, nata nel 2010, che fa leva sulla nostalgia estetizzante dei decenni appena trascorsi, tra culto, parodia e trash. La VaporWave è un fenomeno estetico e musicale nato dal web, con una forte predilezione per l’assurdo e il non-sense, mixati in panorami visivi e musicali dai colori brillanti. Un manga, una lattina di tè Arizona, il busto di una venere, il logo di Windows; immaginate tutti questi elementi in una stessa immagine; aggiungete poi i sintetizzatori degli anni ’80, i colori accesi degli anni ’90 e altri simboli del consumismo del nostro tempo: questo potrebbe essere un tipico scenario VaporWave.
Questa corrente nasce dal campionamento di contenuti prodotti soprattutto tra gli anni ’80 e ’90, tanto da comprendere non solo tracce musicali famose, ma anche sigle e immagini di vecchie pubblicità o di cartoni animati. La si può definire una sorta di parodia dell’universo visivo e musicale degli anni passati, che si esprime con accostamenti assurdi e un po’ nostalgici. Il video qui sotto fa un affresco della Vaporwave con brani contagiati dalla chill-out music e dal pop anni ’80, immagini prese dai videogiochi Sega montate insieme allo scenario visivo che offriva Windows ’98, con l’aggiunta di un movimento in loop dei mitici cartoni animati giapponesi o americani. Come un laser che tocca e rimbalza su varie superfici diverse tra loro, creando un’immagine prismatica della più recente cultura occidentale, catapuldandola in un altro spazio e un altro tempo, del tutto indefinibile e forse per questo così seducente.
Francesca Gomiero
Add Comment