Uno studio sul niente – Viaggio in Giappone è il libro in uscita di Luca Buonaguidi, con la postfazione di Patrick Colgan e fotografia di copertina di Andrea Lippi. Un diario di viaggio in versi sul Giappone, corredato da fotografie itineranti e citazioni di scrittori, fumettisti, filosofi, monaci e viaggiatori che hanno ispirato i passi di Luca nell’isola di Honshū.
Il risultato è uno studio sul niente espresso in 21 cartoline geopoetiche – da cui l’opportunità del formato flipbook per l’edizione – devote alla tradizione giapponese di accompagnare parole a immagini perché, come scriveva Cesare Brandi, il Giappone “resta arcaico anche se è maestro di elettronica”. Il libro è irrorato di un un sentire noto con il nome di wabi sabi, una parola intraducibile che anima la concezione estetica giapponese, fondata sull’accettazione dell’impermanenza e dell’imperfezione delle cose, oltre che della loro ininterrotta relazione col soggetto che le osserva.
A partire dal velo di significanze superficiali – tipico nel teatro del viaggiatore occidentale in Oriente – Buonaguidi orienta lo sguardo verso ciò che non appare eppure anima quest’isola enigmatica. Yukio Mishima soleva dire che “solo l’invisibile è giapponese” e quest’invisibile è la traccia che qui si testimonia del Giappone, di un viaggio e del niente.

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