Nel fotoreport su Expo2015 che Azzurra Becherini ha realizzato per Memecult, vita vera e linguaggio mediatico si alternano in immagini che rappresentano il labile confine nell’Esposizione Universale in corso a Milano.
“Il giorno e la notte sull’isola sono artificiali, così come il mare e tutti i fenomeni atmosferici”
dal film “The Truman Show” [https://it.wikipedia.org/wiki]
Expo è la costruzione di un grande villaggio globale dove i visitatori possono pacificarsi e vivere esperienze cullati, accolti e tranquillizzati, in cui ogni cosa è mediaticamente pianificata attraverso schemi visivi e pubblicitari. L’uso di video, video – installazioni e delle più moderne tecnologie, si mostra in ogni suo aspetto, presenti in quasi tutti i padiglioni. Realtà e finzione sono così sapientemente mescolate, che il confine tra le due diviene quasi indistinguibile, tanto che la “cupola del finto cielo” sembra dirigere lo show di Expo. Tuttavia all’interno della cupola, si avverte un certo straniamento, un sentimento ed incoerenza che si percepisce anche nelle immagini attraverso dettagli irreali e discordanze.
Dove sta il confine tra realtà e finzione? Dov’è la soglia tra simulazione e la vera e reale sostanza che dovrebbe accompagnare la tematica originaria di Expo? Dov’è la vita vera nel linguaggio mediatico dell’Esposizione Universale 2015? Davvero l’ideologia salverà il pianeta?
“Uncertain Border@EXPO 2015” ©Azzurra Becherini http://azzurrabecherini.wix.com/azzurrabecherini
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