Conosciamo più da vicino MLZ MacroLottoZero, progetto di rete delle associazioni Kinkaleri, Dryphoto, [chi-na] per la seconda edizione di PuntoCon Festival a Prato, la manifestazione in corso dal 1 ottobre al 12 novembre 2017 promossa e sostenuta dall’ Assessorato alla Cultura del Comune di Prato, con il supporto del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
Il progetto di rete MLZ – Kinkaleri/Dryphoto/[chi-na] è pensato come sviluppo e approfondimento dell’esperienza realizzata lo scorso anno nell’area Macrolotto0 della città di Prato, una riflessione condivisa tra le tre associazioni che percorre trasversalmente il contesto sociale, lo spazio pubblico e l’architettura di questo territorio. Il progetto è sviluppato in condivisione con soggetti che vivono e interpretano attivamente questa parte di città, usando le pratiche contemporanee come strumento privilegiato di lettura delle veloci trasformazioni di questa area. Il progetto di rete individua tre ambiti specifici di intervento che vanno dall’uso della performance come catalizzatore sociale (MLZ- Body To Be/Kinkaleri), al tema della progettazione condivisa dello spazio pubblico e dei luoghi di collettività (MLZ- Via delle Segherie|inner code/Dryphoto Arte Contemporanea), allo sviluppo di un dispositivo relazionale temporaneo generatore di connessioni culturali e sociali (MLZ- KiosK/[chi-na]).
7 Ottobre 2017 / MLZ – opening / Dryphoto arte contemporanea/Kinkaleri/[chi-na]
- 17.30 – MLZ – Body To Be, Cristian Chironi, Street View (MacroLottoZero), performance
Sede: strade e luoghi pubblici, Macrolotto0, Prato
- 19.00 – MLZ – Via delle Segherie | inner code, Giulia di Michele, Lori Lako, Elena Mazzzi / Silvia Tirelli, inaugurazione – fino al 14 ottobre orario dal mercoledì al venerdì 17:00/20:00 –
Sede: Dryphoto arte contemporanea, via delle Segherie 33a, Prato
- 19:30 – MLZ – Via delle Segherie, istallazione/azione di Anaisa Franco, Valentina Lapolla
Sede: diramazioni di via delle Segherie, Prato
- 20:30 – MLZ – Festa di quartiere
*** Cristian Chironi | STREET VIEW
L’intervento di Cristian Chironi per il MacroLottoZero si concentra sui temi dell’abitare una città, una cultura, un linguaggio; un discorso in cui la personalità individuale e quella collettiva si mischiano in un gioco di specchi che trasforma l’incontro in un atto circolare in cui performer e spettatore possono fondersi in un unico gesto performante. Partendo dal lavoro dell’artista, il progetto è pensato in forma di happening collettivo distribuito nello spazio urbano, un esercizio di messa in relazione con l’altro realizzato in collaborazione con i partecipanti al workshop tenuto in precedenza dall’artista.
Street view si svolgerà direttamente nel traffico cittadino, in contemporanea in diversi luoghi del MacroLottoZero. La performance sarà organizzata come un’azione simultanea, il collettivo resta in attesa al semaforo, come i lavavetri o i venditori, fino a quando il segnale consente di addentrarsi tra le auto per sfogliare libri di diversa natura. Al di là del finestrino scorrono fugaci apparizioni e l’automobilista si ritrova così ad essere spettatore – incuriosito, disturbato, indifferente, distratto – da un’azione fuori luogo e non immediatamente codificabile che rimanda all’altrove extraurbano.
Street view mette in relazione diretta opera e fruitore aprendo una riflessione sul concetto di identità, viaggio, relazione e integrazione cercando di innescare una sorta di corto circuito fra azione e fruizione in un inevitabile ruolo circolare delle parti. Un concatenarsi d’incontri occasionali, effimeri, discontinui e evanescenti, di esperienze fugaci, senza preavviso, per insinuare che forse le cose sono più fluide di quel che vorremmo pensare.
Il workshop è organizzato nello spazioK il 27, 28, 29 settembre 2017, aperto a un gruppo misto di persone. Gli incontri si caratterizzano per uno sguardo interdisciplinare, disponibile al confronto di esperienze e dispositivi che possano entrare in profondità nella struttura dell’happening previsto.
*** MLZ – Via delle Segherie | inner code
Unisce artiste affermate e giovani in un lavoro all’interno e all’esterno dello spazio Dryphoto arte contemporanea continuando una attività iniziata nell’anno 2014 con Piazza dell’Immaginario, un progetto collaborativo, aperto alla partecipazione e all’inclusione di nuovi agenti che ci aiutino ad immaginare nuove e possibili soggettività usando come strumento l’arte contemporanea.
Per Via delle Segherie, a cura di Alba Braza, Anaisa Franco e Valentina Lapolla lavoreranno all’esterno nelle varie diramazioni di via delle Segherie costruendo azioni e installazioni luminose.
I due interventi lavorano con la luce considerandola una modalità con la quale interagire con lo spazio e la comunità che lo frequenta invitando alla riflessione su come i diversi modi di abitare la città vengono anche determinati dalla presenza/assenza della luce e del buio.
Con Onirical Fluctuation Anaisa Franco trasforma un sogno in immagini rendendo protagonista uno spazio imprevedibile. Una interfaccia che converte in narrazione digitale una concatenazione di ricordi personali condivisi. Anaisa Franco lavora con mondi tridimensionali navigabili ed interattivi che derivano dalla simulazione in tempo reale di un luogo o di uno spazio, senza costruire una copia reale; unisce psicologia, sogni, filosofia a tecniche di animazione 2D e 3D, robotica, elettronica, realtà virtuale, illustrazione e video producendo ambienti e sculture interattive.

Valentina Lapolla con Tafetà parte dalla considerazione che via delle Segherie e dintorni è percepita dagli abitanti come una zona troppo buia: per rispondere all’esigenza di maggiore illuminazione pubblica coinvolge le abitanti nella progettazione e realizzazione di abiti luminosi, facendo ricorso all’origine del termine abito, che richiama il modo di essere, la disposizione dell’animo, tutto ciò che ci portiamo sempre dietro, che ci è abituale, e per assonanza anche all’abitare, all’avere consuetudine con un luogo.
inner code a cura di Luca Carradori e Chiara Ruberti in questa occasione cerca nello sguardo di giovani artiste Giulia di Michele, Lori Lako, Elena Mazzi/Sara Tirelli una riflessione sulle tensioni del mondo contemporaneo. Con un approccio che intende porre domande senza affidarsi a risposte univoche e definitive, i lavori in mostra indagano le contraddizioni e gli strappi tra l’essere umano e ciò che lo circonda, la città, il territorio, la natura, la società, la memoria.
Giulia di Michele, nei suoi ultimi progetti si concentra sulla corrispondenza visiva tra la presenza umana e lo spazio urbano, che a vicenda si influenzano. È l’esperienza umana, intensa e a tratti traumatica, che prende il sopravvento e trasforma la città in un luogo carico di tensione e impalpabile, dove riflettere sulla duplicità tra spazio concreto e spazio mentale, possibile e irreale.
Il rapporto tra l’essere umano e l’ambiente ad esso circostante, nel quale vive e con il quale si confronta ogni giorno è al centro della poetica del lavoro di Elena Mazzi che, attraverso un metodo di analisi spesso legato a uno sguardo e a un approccio di tipo antropologico, si confronta con un’identità al contempo personale e collettiva. In questa occasione presenta un lavoro realizzato insieme a Sara Tirelli.
La ricerca di Lori Lako si basa sul tentativo di opposizione alla condizione dell’uomo postmoderno, surclassato da immagini e messaggi che ostacolano la decodifica del mondo, la memoria storica e l’ascolto del sé. I suoi lavori affrontano spesso temi duri come la guerra, ma talvolta vanno invece a ricomporre fratture, portare e custodire memorie domestiche, bellezza.
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