SPECIALE ANGAMC TOSCANA – Alla mostra La Torre di Babele a cura di Pietro Gaglianò, la Galleria Spazio A presenta l’opera di Francesco Carone, Lap Dance, selezionata per l’esposizione in corso a Prato dedicata alle proposte delle gallerie associate ANGAMC Toscana.
Le sculture di Francesco Carone (1975, Siena) sono caratterizzate da una particolare sensibilità per la forma e sono pensate spesso in sinergia con lo spazio espositivo, che ne diviene parte integrante caratterizzando la costituzione dell’opera. Ne deriva un senso di integrazione che investe tutti gli aspetti della plasticità coniugando assieme percezione e concetto, e conducendo l’osservatore all’esercizio del paradosso e dello straordinario. Nell’atto evocativo permane il senso del celato a ribadire il carattere indecifrabile dell’opera. Le sue opere sono state esposte presso Casa Masaccio, Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Museo Civico, Siena, Contemporary locus 1, American Academy, Roma, EX3 Centro per l’Arte Contemporanea. È fondatore dei progetti Tempozulu e Titolo-l’edito inedito, ed insieme ad Eugenia Vanni è co-direttore del Museo d’Inverno. Due aste in ottone con una ciliegia incastonata tra loro aprono Ninfe, lasciando uno spiraglio visivo sul resto dell’opera, che prosegue con una manciata degli stessi frutti disseminati nella totalità dello spazio espositivo. Le sue dimensioni si dilatano e i suoi elementi aprono un dialogo con le opere degli altri artisti invadendone l’area. Lo sguardo voyeuristico e il ritmo calibrato dell’intervento accentuano l’erotismo delle forme scultoree, intessendovi attorno un percorso stimolato da accenni visivi e concettuali che pervadono l’essenza del lavoro.
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