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Una satira all’ASPIRINA

Dopo i recenti fatti di Parigi, mai come in questo periodo la satira è al centro dell’attenzione mediatica. Abbiamo dato uno sguardo al panorama italiano e abbiamo scoperto un’interessante realtà dalla verve “acetilsatirica” che con umorismo intelligente mostra i difetti e le paure della società moderna: “ASPIRINA” si assume a letto o sul divano, online, per via visiva. Effetti desiderati: buonumore. Costo: zero.

Lupo+MT (da Aspirina n. 7, autunno 2014)
L’Aspirina di oggi non è più quella di una volta, direbbe quel tale. La prima Aspirina – sottotitolo: “Rivista per donne di sesso femminile” – usciva nel 1987 su carta, edita dalla Libreria delle Donne di Milano, come un quadrimestrale di satira al femminile sulla politica delle pari opportunità e l’uguaglianza dei sessi. Ma durò poco: dopo dieci numeri, nel 1991 chiuse i battenti. Nel 2013, la Libreria rilancia Aspirina, ora nella forma di periodico online. Nuovo sottotitolo: “Rivista acetilsatirica”. I temi, però, sono gli stessi di vent’anni fa: sessismo, emancipazione, precariato, pari opportunità. Il mondo, tutto sommato, non è cambiato molto.
Aspirina esce quattro volte l’anno, un numero a stagione, tutti sfogliabili gratuitamente online, con strisce, racconti e vignette, ora accompagnati anche da video e suoni. Collaborano autrici nuove e navigate, da mezzo mondo. Anche la redazione è al 99 % femminile. Tra le rubriche: “Le avventure della Gioosy – Giovane e choosy” di Elena Leoni; “La studiosa precaria” di Roz (Rosella Simonari); i “Pensieri di una misantropa” di Margherita Giacobino (con disegni di Teresa Sdralevich, milanese di base a Bruxelles), storica collaboratrice di Smemoranda e autrice di romanzi e saggi sull’omosessualità; le battaglie anti-sessiste di “WonderRina aspirante paladina” di Annaurla (Anna Ciammitti); e le immancabili vignette di Pat Carra, già autrice di tutte le copertine della vecchia Aspirina e nota ai più per le illustrazioni su Smemoranda e su molti quotidiani e periodici nazionali.
Ecco, i suoi balloon rappresentano perfettamente lo spirito di Aspirina: un umorismo intelligente, che mostra i difetti e le paure della società moderna. Come la disegnatrice nella vignetta sulla libertà d’espressione in Occidente, ormai famosa, che si chiede sconfortata, con la matita in mano: “Posso dire che non sono Charlie?” (andate a leggere, a proposito, il suo sfogo nello speciale Aspirina parigina). Aspirina prende il mondo con leggerezza, non a schiaffi; e anche quando punge, non insulta e non è mai volgare.
La redazione di Aspirina cura anche una collana di e-book sperimentali – Aspirina C – in formato ePub3, che combinano testo, animazione e suono offrendo una lettura dinamica delle rubriche più amate (si leggono su tablet vari, Mac e PC, ma non sul Kindle e sui reader a inchiostro). Ne sono già usciti due, disponibili in italiano e inglese: Annunci a luci rosse di Pat Carra e Pensieri di una misantropa di Margherita Giacobino e Teresa Sdralevich. Un terzo, WonderRina aspirante paladina di Anna Ciammitti, è in arrivo.
Memo: mercoledì 18 febbraio, alle ore 18:30, presso la Libreria delle donne (Via Pietro Calvi 29, Milano), Aspirina presenterà i suoi e-book alla presenza delle autrici, che firmeranno dediche. Su carta.

Stefano Ferrari

Pat Carra, Annunci a luci rosse (Libreria delle donne, 2014)

 

 

Elena Leoni (da Aspirina n. 7, autunno 2014)

About the author

Stefano Ferrari

E' laureato in Scienze dei Beni Culturali (Università degli Studi di Milano). Nel 2008 ha conseguito il master in Art Management presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Ha collaborato con la Fondazione Mazzotta, il mensile "Arte" (Ed. Giorgio Mondadori) e con Baldini Castoldi Dalai editore per i siti Sullarte.it e Myword.it. Attualmente lavora come collaboratore per Darsmagazine.it e per "La Settimana Enigmistica".

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