La seconda puntata del reportage di Memecult dedicato al meglio dell’arte contemporanea nella capitale: siamo andati a conoscere da vicino i protagonisti e gli addetti ai lavori della “città eterna” che nel suo glorioso passato trova spazio anche per il contemporaneo. ROMA CONTEMPORARY #2 presenta la galleria Marie-Laure Flesich, con sede a Roma e a Bruxelles.
A cura di Patrizia Genovesi
Volete raccontarci la storia della galleria?
La Galleria MLF | Marie-Laure Fleisch apre a Roma nel 2009, nella sua prima sede di Vicolo Sforza Cesarini, individuando nella carta un mezzo espressivo privilegiato, declinato in tutte le sue forme e continuamente accostato ad altri media che ne contestualizzano l’uso e amplificano la visione.Nel gennaio 2015 la Galleria si trasferisce nel nuovo e attuale spazio romano di Via di Pallacorda. La nuova sede, con ambienti espositivi di maggiori dimensioni rispetto alla prima, si situa nel rione Campo Marzio all’interno di quelle che una volta corrispondevano alle antiche scuderie del cinquecentesco Palazzo Cardelli. Lo spazio presenta inoltre un’altra importante eredità artistica, in quanto fu quello di Gian Enzo Sperone, gallerista che contribuì a fare la storia del mercato dell’arte contemporanea in Italia e non solo. La scena stimolante e cosmopolita e il vivo collezionismo della città di Bruxelles hanno catturato infine l’interesse di Marie-Laure Fleisch portandola alla sua ultima scelta di aprire una seconda sede della Galleria all’estero. Il nuovo spazio nella capitale belga ha inaugurato il 20 aprile scorso durante la Gallery Night in concomitanza con la fiera Art Brussels. L’indirizzo della nuova Galleria è al 13 di Rue Saint George, nel quartiere culturale di Ixelles.
Come è strutturata la vostra presenza a livello nazionale ed internazionale ? Siete parte di un circuito?
La Galleria MLF | Marie-Laure Fleisch è attiva nella partecipazione a numerose fiere: prende parte dal 2010 alle più note del panorama nazionale quali Artissima a Torino, Miart a Milano e ArteFiera a Bologna e dal 2014 a fiere internazionali quali Art Dubai, Officielle e DrawingNow a Parigi, Art Brussels, Art International a Istanbul e la nuovissimaArtMonte-Carlo.
La Galleria ha partecipato inoltre ad iniziative artistiche promosse sul territorio e nelle città dove si trovano le due sedi, volte a creare un circuito tra gallerie, musei e spazi espositivi, quali AMACI Giornata del Contemporaneo,Roma Art 2Nights, Art Brussels’ Gallery Night e il futuro Brussels Gallery Weekend, che si svolgerà tra l’8 e l’11 settembre prossimo.

Quali sono i più importanti artisti da voi rappresentati?
HILLA BEN ARI
JONNY BRIGGS
ALICE CATTANEO
OFRI CNAANI
NINA FISCHER & MAROAN EL SANI
NATALIE FRANK
NIKOLAUS GANSTERER
KATHARINA HINSBERG
REBECCA HORN
ALAIN HUCK
SANTIAGO REYES VILLAVECES
BERNARDÍ ROIG
GIUSEPPE STAMPONE
JORINDE VOIGT
MAYA ZACK
Quali sono state le vostre attività più rappresentative nel corso dell’ultimo anno?
Sicuramente siamo stati molto impegnati con le fiere e l’apertura della nuova sede della galleria a Bruxelles, la ricerca dello spazio, l’organizzazione e l’inaugurazione della prima mostra, una personale del giovane artista colombiano Santiago Reyes Villaveces, con complesse installazioni site-specific. Inoltre abbiamo proseguito l’attività espositiva della sede romana con solo shows come quello dedicato all’artista spagnolo Bernardí Roig e al fotografo inglese Jonny Briggs e doppie personali, come quella di Hilla Ben Ari e Alice Cattaneo, di Natalie Frank e Rachel Mason, in cui il video è stato accostato alla scultura nella prima e alla pittura e al disegno nella seconda esposizione, fino a mostre più “sperimentali”, nate da un lavoro in situ e dal dialogo tra gli artisti, come quella di Nikolaus Gansterer e Monika Grzymala. Stiamo infine collaborando con un museo italiano per organizzare una mostra che coinvolge due nostri artisti.

Come descrivereste la vostra clientela?
Variegata. Dal piccolo al grande collezionista, italiano e straniero, fino a musei e società.
Quali sono i vostri punti di forza?
L’apertura ai cambiamenti, il saper rinnovarsi, cogliere nuove opportunità e affrontare nuove sfide.
Come descrivereste la vostra strategia di sviluppo per il prossimo biennio?
Continueremo a svolgere attività di promozione dei nostri artisti e a cercare nuove collaborazioni, sia con artisti, ricercando nuovi talenti emergenti, che con le istituzioni. Cercheremo di consolidare i rapporti con i nostri collezionisti e di ampliare il circuito dei contatti durante le fiere. Altre scelte dipenderanno dai risultati della nuova sede della galleria a Bruxelles…
Dove andrà secondo voi l’arte nei prossimi dieci anni?
Difficile definirne delle linee precise. Sicuramente ci sarà sempre maggiore relazione e commistione tra le varie forme di arte, cinema, moda, teatro e design.
A livello economico, negli ultimi annic’è stato lo sviluppo di mercati emergenti, come quello asiatico con nuovi artisti alle vette dei risultati d’asta, nuovi collezionisti locali e nuovi musei che stanno sorgendo in quei territori, desiderosi di acquistare opere per arricchire le loro collezioni. Dall’altro lato assistiamo a una diversificazione dell’offerta con nuove modalità di fruizione: penso al fenomeno in constante crescita delle case d’asta e piattaforme online che attirano anche un pubblico meno specializzato e permettono di avere una visione globale, una maggior possibilità di scelta e di comparazione rendendo tutto più facile e veloce.
Infine, un fenomeno interessante che credo sia in espansione, è quello della creazione di musei e fondazioni che ospitano collezioni private. Secondo la stima di Larry’s List ci sono oltre 350 musei fondati da privati, la maggioranza dei quali dopo il 2000…

Su quali artisti, quali tendenze, quali generi secondo voi i clienti dovrebbero investire? Dove va il mercato in prospettiva?
Il consiglio che diamo sempre ai nostri collezionisti è quello di comprare un’opera d’arte perché li ha emozionati e per il piacere di possederla…
Che cosa rende un “prodotto artistico” appetibile per la vostra clientela?
Molti collezionisti si innamorano di un’opera seguendo l’istinto, la scelgono ancora prima di sapere chi è l’artista. Altri sono più informati e seguono con interesse gli sviluppi della ricerca di un artista e la produzione che si diversifica negli anni iniziandone a collezionare più pezzi. Altri ancora si lasciano semplicemente affascinare dal valore estetico delle forme.
Aggiungete pure un elemento del quale volete parlare che non rientri tra le domande precedenti.
Vorrei evidenziare che nel dispiegarsi della programmazione espositiva la Galleria molto spesso ha selezionato artisti presentati in mostra per la prima volta in Italia (tra i quali Katharina Hinsberg, Nikolaus Gansterer, Alain Huck, Jorinde Voigt, Hilla Ben Ari) e ha collaborato strettamente con esperti e istituzioni internazionali per la promozione degli artisti attraverso l’organizzazione di progetti e mostre: Katharina Hinsberg, “Walk the Line” al Kustmuseum Wolfsburg, Germania, 2015; Jorinde Voigt, “Superpassion” al Museo MACRO, Roma, 2014; Maya Zack e Nikolaus Gansterer, “Drawing Room” alla Blickle Foundation, Kraichtal, Germania e alla Galerie imTaxispalais, Innsbruck, Austria, 2013-2014; Nina Fischer &Maroan el Sani, “Re-cycle” al Museo MAXXI, Roma, 2012.
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