Pino Trademark. Opere grafiche di Pino Pascali, a cura di Roberto Lacarbonara, è la nuova mostra di Frittelli Arte Contemporanea che inaugura giovedì 20 dicembre a Firenze, a cinquant’anni dalla scomparsa (l’11 settembre 1968) di uno dei massimi artisti italiani del secondo dopoguerra.
“Pino Trademark” è la firma che Pascali appone in calce ad una lettera inviata al gallerista Gian Enzo Sperone nel 1966, per ringraziarlo della mostra da poco inaugurata a Torino, dove per la prima volta l’artista mostra in pubblico la serie delle Armi.
In mostra molti dei lavori prodotti da Pascali nell’ambito della ricerca sull’immagine in movimento, realizzati tramite disegno, collage, emulsioni, tempere e tecniche miste, su carta o su acetato, e destinati alla produzione televisiva. Saranno visibili anche due tra i caroselli più significativi: “I Killers”, cortometraggio d’animazione proposto inizialmente all’Algida e in seguito, dopo il rifiuto del committente, sviluppato da Pascali in un video autonomo; e “Cirio”, filmato realizzato a partire da un reportage fotografico eseguito da Pascali tra Roma e Napoli nel quale l’artista interpreta le maschere partenopee di Pulcinella e Pazzariello.
Il contrassegno grafico che Pascali inventa per Sperone si rivela così indissolubilmente legato a quei soggetti da tempo indagati – le armi, i killers, i cowboys, il dollaro, il paesaggio metropolitano e le insegne alfanumeriche – che testimoniano il confronto assiduo con il New Dada e la Pop Art americana, ma anche all’invenzione di una via tutta italiana e mediterranea della comunicazione pubblicitaria, manifestando ad un tempo il tentativo di acquisizione e di superamento dei codici e delle formule linguistiche d’oltreoceano.
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