Le storie narrate all’interno dei PhotoBooklet di TM-01 VisiVa partono da racconti personali e si confrontano e interagiscono con l’altro attraverso una condivisione e una ricerca di relazione mediata dal linguaggio dell’immagine, rivolta alla comunità, allo scopo di diventare luogo e memoria di affezione collettiva, presentandosi come storie di vita personali, sicuramente custodite e solo in parte svelate.
Necessità intima dell’essere umano, il raccontarsi in una storia è condizione prima per l’identificazione di se, innescando un’indagine che porta a ricercare il proprio io e nello stesso tempo a collocarsi all’interno di un gruppo e della società in cui spesso ci si trova a vivere e interagire. Creare equivale a mediare tra una condizione reale e una narrazione immaginifica, aprendo le porte a molteplici possibilità di interpretazione degli eventi della vita e della quotidianità.
I PhotoBooklet diventano allora un pretesto narrativo per la costruzione e la testimonianza della propria visione del mondo, resa accessibile e aperta dalla possibile libera fruizione di chi ne voglia diventare interprete alternativo.In un voluto confronto con l’operazione artistica del 1988 I testimoni di Cahors del tedesco Jochen Gerz che, in occasione del processo a Maurice Papon, ufficiale dell’esercito di Vichy, condannato per crimini contro l’umanitá, intervista una cinquantina di abitanti della cittadina di Cahors della stessa generazione di Papon, chiedendo loro quale fosse la verità e ne espone poi i ritratti fotografici insieme alle risposte in cartelloni pubblicitari disseminati per la cittá e pubblicati su un quotidiano.
La curatrice Francesca Biagini sottolinea come i PhotoBooklet presentati in TM-01 VisiVa, partendo da suggestioni ed esperienze intime, possano invece rappresentare un processo opposto, definendo che “La memoria è alla base di un innesco di processi relazionali, in cui la dimensione dialogica è data proprio dalla capacità di queste storie di rendersi collettive.”
TM-01 VisiVa/ PhotoBooklet, un’esperienza narrativa è la prima mostra all’interno del nuovo spazio TM Project Space#co-art in co-work, nato allo scopo di promuovere una realtà indipendente, che agisce sul territorio fiorentino e si occupa di fotografia analogica e storytelling.
Stefania Rinaldi
Elenco completo degli artisti in mostra:
Helena Bassi, Federico Caponi, Alba Duque Cuesta, Meri Iacchi, Martino Meli, Marcin Minasowicz, Silvia Noferi, Enrica Quaranta, Ad Zenitro