Interviste MEME MORE

Pan Dan | Everybody likes it, so l like it

Selfieee! A very funny day with Maurizio, Myriam and Miuccia! What a beautiful city and beautiful people! Thank you, guys!!

Intervista a Pan Dan, il nuovo fenomeno plastificato della scena artistica milanese.

Schermata 2015-07-06 alle 19.43.17

A maggio 2015 è comparso per la prima volta sulle bacheche dell’art society milanese un curioso panda di plastica con una graziosa sciarpetta rossa e delle forti opinioni sull’arte contemporanea. Pan Dan è il nuovo mistero da risolvere, colui che non ha paura di dire nulla proprio perché non è nessuno e che attraverso le sue pagine facebook e instagram si diverte a deridere amorevolmente la Milano dell’arte. Tutto è iniziato il primo maggio, giorno in cui Pan Dan si è messo alla ricerca di nuovi amici aiutando a pulire la devastazione delle manifestazioni no-expo. Da quel  momento la strada è stata tutta in discesa:  prima un giretto nella galleria di Lia Rumma, poi un salto all’inaugurazione della Fondazione Prada completo di selfie con Maurizio Cattelan, e chiaramente anche Venezia per le giornate inaugurali della Biennale. Pan Dan ha iniziato a raccogliere sempre più like e sempre più assensi, soprattutto grazie alle piccole didascalie con cui commenta le sue foto, candide e svampite dichiarazioni che spesso scoprono il velo di apprezzamenti obbligati che circondano le mostre contemporanee. “Sometimes happens something that I cannot understand. But everybody likes it, so I like it . Bravo Enrico and Mattia!” ovvero “A volte succedono cose che non capisco. Ma a tutti piace, e quindi piace anche a me. Bravi Enrico e Mattia!”. La sintesi perfetta della mente di chi va alle mostre oggi insomma, senza il velo pretenzioso che circonda le opinioni altrui: quando Pan Dan non capisce lo dichiara, e spesso fa respirare un po’ anche chi credeva di essere l’unico all’oscuro dei significati reconditi dell’opera. A quest’ottima guida alla società dell’arte, ho fatto alcune domande attraverso la chat di facebook e nonostante le mie poche speranze, si è lasciato sfuggire qualcosa:

Per iniziare (e conoscerci un po’ meglio), come ti sta trattando questa prima estate milanese?

Sono felice qui a Milano, devo ammettere che l’estate è troppo calda per un panda come me, ma fortunatamente ci sono sempre molte inaugurazioni con l’aria condizionata.

Ho visto che negli ultimi tempi ne hai visitate molte. L’ultima a cui sei stato è quella alla Fabbrica del Vapore, giusto? Che ne hai pensato?

Esattamente! Onestamente ci sono andato solo per fare un po’ di pubbliche relazioni, Luca Marullo, uno dei Parasite 2.0, voleva davvero incontrarmi lì… quindi sono andato. Non è questa la ragione per cui le persone vanno alle inaugurazioni? Inizio a pensare che sia così. Comunque mi è anche piaciuta la mostra, finalmente ho trovato qualcuno capace di spiegarmi questa nuova tendenza dell’arte contemporanea.

E quale sarebbe secondo te questa nuova tendenza?

È difficile da spiegare per me che sono solo un panda, ma ho la sensazione che le cose giovani e contemporanee che vedo si somiglino sempre un po’, usano tutti queste cose bianche e i materiali da costruzione ed è tutto sempre così asettico. È strano a volte, e non capisco sempre. Ma come dicevo sono solo un panda.

Comunque ti interessi sempre di pubbliche relazioni. È questa la ragione per cui ti sei avvicinato al mondo dell’arte?

Si più o meno. Ero nuovo a Milano quando sono arrivato e stavo solo cercando degli amici. Ho scelto l’art society prima di tutto perché è bello entrarci in contatto e poi perché c’erano tante persone e moltissimi free drink. Come vedi dal mio account di facebook ho trovato molti amici in questo mondo. Ho ricevuto proposte di collaborazione da artisti che vengono da tutto il mondo! Sono felice qui, anche se a volte non è facile capire quello che i miei amici espongono, ma mi piacciono, sono i miei amici!

Comunque da quando sei entrato in questo mondo sembra proprio che il tuo rapporto con l’arte si sia approfondito. Hai opinioni molto interessanti sull’argomento…

Ho sempre amato l’arte, qui a Milano ho solo trovato una bella atmosfera e mi piace essere sempre onesto quando parlo di quello che vedo.

Mi hai detto prima che alcuni artisti vorrebbero lavorare con te. Hai mai pensato di portare avanti qualche progetto?

Appena potrò aprirò un blog o una rivista di arte online insieme ad alcuni amici, sono un gruppo davvero interessante e abbiamo un grande progetto insieme.

Come si rapportano questi tuoi amici con il fatto che sei di plastica? Voglio dire, tutti vogliono sapere chi è l’umano che si nasconde dietro il panda.

Spero che nessuno lo venga mai a sapere. Mi piace essere un panda, e anche ad alcuni dei miei miei amici piace essere di plastica. Il blog lo faccio con loro così possiamo essere molto onesti e dire quello che pensiamo.

About the author

Elena D'Angelo

Classe 1990, vive da sempre nell’hinterland milanese, e ha studiato
tra la Statale e Brera, dove al momento frequenta il corso di laurea
specialistica in Pratiche Curatoriali. Ha curato diversi progetti
legati al lavoro di artisti emergenti ed è l'editor per la versione
inglese del magazine online Juliet.

Add Comment

Click here to post a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.