Improvvisazione e maestria musicale. Nessuno sa cosa farà Stefano Bollani nel suo concerto in Piano Solo: è stata proprio questa la sensazione che ha accompagnato il pubblico che ha partecipato lo scorso martedì 27 Gennaio al suo concerto al Teatro Manzoni di Pistoia.
In realtà qualche delucidazione l’ha data il noto artista, all’incontro che si è tenuto qualche ora prima dello spettacolo, presso il salottino del Teatro, raccontando quella che è la sua caratteristica per eccellenza: l’improvvisazione.
L’improvvisazione che si è legata con forza a quella che è la sua ironia, che ha fatto sorridere oltre che estasiare dinanzi alle sue note l’intero pubblico. Stefano Bollani ci svela quello che sente quando poggia le dita sui tasti: “Quando inizi a suonare ti fanno studiare l’improvvisazione su strutture molto precise, poi si cerca pian piano di uscire fuori da queste “gabbie”, le chiamo gabbie perché vuol dire che quando esci da lì e tocca a te suonare, ti stai fidando completamente di te stesso”.
Piano Solo è un meraviglioso grande gioco, un viaggio nella sua musica interiore, in cui Bollani segue l’ispirazione del momento, il suo istinto guidato dal luogo e dalla situazione, in un costante e coinvolgente “dialogo musicale” con il pubblico. Ad accompagnarlo, inoltre, per qualche brano, era sul palco l’artista toscano Gori che con il suo clarinetto ha duettato con l’artista.
Sul finire dell’esibizione, Bollani ha inoltre dato la possibilità al pubblico di chiedere qualche brano che avrebbe voluto ascoltare e lì si è completata la magia: da Bella Ciao a Antonia a Besame mucho: l’uno molto diverso dall’altro ma che l’artista è riuscito a tenere insieme con le sue meravigliose note. A concludere una serata musicale così intensa, non poteva non arrivare anche l’ omaggio a una scomparsa recente nel mondo della musica: Pino Daniele.
Foto e testo di Felisia Toscano