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Nel paesaggio dell’arte

Un programma di arte per le scuole della Provincia di Lucca, a cura di Sentiment of Beauty odv, con Cristina Acidini, Serena Becagli, Paolo Bolpagni, Carlo Cantini, Antonio Di Tommaso, Luigi Ficacci, Andrea Granchi, Simona Lotti,  Gianni Moretti, Eva Perini, Gianni Pettena, Luca Vitone.

Martedì 31 maggio e mercoledì 1 giugno sarà la volta di Luca Vitone, con un talk e un laboratorio.

Nel paesaggio dell’arte è un ciclo di incontri sull’arte rivolto e riservato alle scuole della provincia di Lucca, a cura dell’associazione Sentiment of Beauty odv e si svolge tra marzo e giugno 2022 nelle sedi del Complesso monumentale di San Micheletto, del Real Collegio di Lucca, oltre a incontri e laboratori a Sant’Anna di Stazzema e al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.

Il programma è ideato e promosso da Sentiment of beauty odv e realizzato grazie al contributo di 

Cassa di Risparmio di Lucca e Banca Generali – Paolo Tacchi Real Collegio, Lucca; in collaborazione conMIUR, Ufficio Scolastico IX di Lucca e Massa CarraraANISA Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’ArteAccademia delle arti del disegno di Firenze, Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti; con la partecipazione del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e con il patrocinio di Regione ToscanaProvincia di LuccaCittà di Lucca Fondazione Italia patria della bellezza.

Nel paesaggio dell’arte coinvolge artisti e personaggi del mondo dell’arte. Artisti riconosciuti a livello internazionale e personalità influenti nel panorama culturale, artistico e istituzionale italiano, guidano gli studenti durante le lezioni e i laboratori, rendendo l’arte viva ai loro occhi.

Il tema di questa serie di interventi è il paesaggio, come luogo fisico da vivere e percorrere, ma anche come cammino nella storia del paesaggio nell’arte; e come ambiente, per riflettere insieme ai ragazzi sulla consapevolezza, l’apprezzamento e l’amore verso la realtà che ci circonda.
Gli artisti, con sguardo poliedrico, accompagnano gli studenti in un percorso di osservazione e creazione; gli studiosi presentano momenti della storia dell’arte descrivendo ambienti e opere esemplari.

La storica dell’arte Cristina AcidiniAccademico Ordinario e Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e presidente dell’Opera di Santa Croce ci porta a fare un salto nel tempo con una lezione sui Giardini medicei e cultura umanistica nel Quattrocento. Nelle residenze dei Medici, in Firenze e in Toscana, i giardini ebbero un ruolo di grande importanza: paradisi segreti tra le mura dei palazzi urbani, e ben curate cerniere fra le ville e i territori circostanti. Un giardino speciale fu quello di San Marco a Firenze, dove Lorenzo il Magnifico accoglieva giovani di talento da avviare alle arti, in una precoce “accademia”: tra questi vi fu Michelangelo Buonarroti adolescente.

L’artista Luca Vitone propone una lezione e un workshop per le scuole lucchesi. Nel suo lavoro Vitone esplora da sempre il modo in cui i luoghi si identificano attraverso la produzione culturale: l’arte, la cartografia, la musica, il cibo, l’architettura. Nel laboratorio con gli studenti gli oggetti vengono osservati e ripensati in relazione ai luoghi che abitiamo e noi stessi, partendo da alcune riflessioni attorno all’opera Non siamo mai soli del 2013. Luca Vitone dagli anni Novanta è protagonista di importanti mostre nazionali e internazionali tra cui la Biennale di Venezia, i suoi lavori sono stati esposti in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. 

Paolo Bolpagni, storico dell’arte e direttore della Fondazione Ragghianti, interviene con una lezione sulla nascita del paesaggio come genere autonomo pittorico, partendo da una delle prime opere in cui il paesaggio domina decisamente la scena: la “Fuga in Egitto” di Annibale Carracci, del 1603. E poi la natura come protagonista assoluta e quasi unica nelle opere di Constable, Turner e Friedrich, tra gli ultimissimi anni del Settecento e i primi del secolo successivo, e l’affermarsi della sensibilità estetica del Romanticismo. Un affrancamento dalla tradizionale suddivisione in generi libererà la pittura da molti vincoli, consentendole di esplicare la propria visione del paesaggio in maniere anche assai libere, da Courbet agli Impressionisti, da Gauguin a van Gogh e ai Simbolisti.

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Andrea Granchi artista, filmaker, curatore e docente, a lungo titolare della cattedra di Pittura nelle Accademie di Belle Arti di Carrara e di Firenze, attualmente Presidente della “Classe di Pittura” dell’Accademia delle Arti del Disegno, approfondisce il tema del disegno e delle sue applicazioni nel corso dei secoli, ma anche della sua evoluzione e mutamento nella rappresentazione del paesaggio, con particolare riferimento al Novecento e alla contemporaneità. Con materiale cartaceo, macchina fotografica o cellulari ogni studente è chiamato a realizzare, attraverso annotazioni, scritture, disegni, fotografie o brevi video, un “diario” (ovvero Cahier de voyages), o “libro d’artista”. Gli studenti sono coadiuvati per la parte di fotografia dal fotografo Carlo Cantini.
L’incontro con l’anarchitetto Gianni Pettena conduce gli studenti al Centro Pecci di Prato, dove è in corso la mostraURBAN TRILOGY / TRILOGIA URBANA, una selezione di film e progetti di Architettura Radicale – movimento fiorentino degli anni Settanta a cui Pettena ha aderito – incentrati sul tema della città firmati da Gianni Pettena e dai gruppi Superstudio e Ufo, provenienti dalle collezioni e dagli archivi del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Pettena, nell’incontro Architettura e natura, parla di come dovrebbe essere l’architettura quando ha intenzione di dialogare con la natura o la preesistenza storica. 
La curatrice Serena Becagli, nella lezione Paesaggi contemporanei osserva alcune opere d’arte contemporanea da interpretarsi come luogo di incontro tra artista, paesaggio e spettatore, partendo dalle opere della mostraPaesaggi personali da lei recentemente curata. Vengono inoltre introdotti temi come il punto di vista e la pluralità dei punti di vista di fronte, o l’ascolto di un paesaggio. Per i giovani studenti è importante anche esplicitare il significato di alcuni aspetti del fare arte contemporanea oggi come il significato di curatela, l’allestimento o il dialogo tra le opere.
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Lo storico dell’arte Luigi Ficacci e l’artista Gianni Moretti ci portano per un giorno nel Parco della Memoria di Sant’Anna di Stazzema per un dialogo attorno all’opera Anna – Monumento all’attenzione. L’opera è stata commissionata a Moretti nel 2016 all’interno dell’impegno di conservazione, sia fisica che culturale, del paesaggio della provincia di Lucca. Il tema stabilito era un monumento che rinnovasse le ragioni della memoria della strage del 1944 evitando di utilizzare la retorica tradizionale della scultura e producesse una coscienza flagrante e coinvolgente di un fatto storico destinato ad allontanarsi gradualmente nel tempo. Gli studenti vengono invitati dall’artista a collaborare all’ampliamento dell’opera Anna – Monumento all’attenzione.

Antonio Di Tommaso, presidente della classe di scultura dell’Accademia delle arti del disegno di Firenze, introduce il tema del paesaggio nel bassorilievo partendo dalla tradizione scultorea toscana che dagli Etruschi, passando per Donatello e Jacopo della Quercia giunge sino ad oggi. Partendo dal disegno, quale momento fondante e propedeutico della scultura, i ragazzi realizzano insieme al professore un bassorilievo in creta. 

È un paesaggio che parla di attraversamento e antropologia quello in cui ci porta l’artista Simona Lotti. All’azione del camminare sono accostate osservazioni, narrazioni e momenti di invenzione e creazione di un nuovo “paesaggio sonoro o performativo”: un attraversamento accompagnato da riprese audio e video.

Hanno partecipato alcune classi delle scuole: LICEO SCIENTIFICO E. MAJORANA, Capannori (LU); LICEO ARTISTICO MUSICALE “A. PASSAGLIA”; POLO FERMI GIORGI; LICEO CLASSICO MACHIAVELLI.

In copertina: Luca Vitone, Romanistan.