Cinema e Teatro

Maria Cassi | Un viaggio, a teatro, nella propria stanza

Vorremmo lasciarceli alle spalle questi anni, eppure li stiamo ancora vivendo, la pandemia, il covid 19, la paura del contagio, lo smarrimento, la parola guerra, l’isolamento di giorni, settimane, mesi, fino a veder trascorrere, per i più fortunati, due anni volati via, in bilico su una sospensione, aggrappati al silenzio improvviso dentro cui ognuno si è ritrovato a fare i conti con la propria voce e le immagini intorno, come un viaggio nella propria stanza. Ognuno porta con sé questo periodo fatto di gioie e dolori, spesso perdite e sorrisi accennati.

Questo stesso viaggio, con il talento che la contraddistingue, è stato percorso dall’attrice Maria Cassi e lo fa con una fine ironia, facendo ridere per più di un’ora il pubblico, sorrisi ancora coperti da una mascherina, ma si odono e si vedono negli occhi di ogni spettatore presente al teatro Il Funaro di Pistoia.

Maria Cassi cita Xavier de Maistre in Viaggio intorno alla mia camera, esplorando e cercando personaggi esilaranti, per un suo racconto del tutto nuovo. Guarda da una finestra il cielo e crea con dolcezza ed entusiasmo, ritrovandosi su un palcoscenico con una speciale capacità di interazione con il pubblico, mostrando il suo mondo fatto di stanze con cinguettii di uccelli, con cani e gatti, esseri umani nella loro quotidianità in compagnia di un trolley. Lo fa con maestria espressiva, la parola per l’attrice è un accompagnamento, la sua capacità mimica indica, imita, parla e suggerisce tutti i sentimenti ed emozioni, dalla tristezza al disgusto, dal dubbio allo stupore. Si susseguono tic umani che si ritrovano con le loro differenze nella vita di tutti e utilizza l’ironia in un percorso volto alle contraddizioni e piacere delle relazioni, con gli altri, con la natura.

Maria Cassi fa del teatro, che tanto è mancato e manca ancora, il rimedio alle paure, qualunque esse siano, il luogo dove ci si può sentire liberi perché presenti, magicamente, in un momento di intensa e leggera partecipazione.

Testo e fotografie di Maria Di Pietro 

About the author

Maria Di Pietro

Fotografa da sempre dedita al fotogiornalismo, appassionata di ogni forma d'arte, ama definirsi scrittrice d'immagini, perché il racconto è per lei insito nelle immagini che crea.
Sempre in viaggio con la sua scatola magica, trasforma presto la sua passione in una necessità che la spinge a un'assetata ricerca tra il reale e l´immaginario.
Anima libera da padroni continua a cercare quella fotografia volta al paesaggio e ai segni che l'uomo lascia, a quella bellezza visibile nell'essenziale della quotidianità dello sguardo.