Alla Momart Gallery si arriva percorrendo a piedi una lunga via in discesa, lastricata di chianche bianche, che porta nel cuore del Sasso Caveoso, pieno centro storico di Matera. L’ambiente ancestrale e suggestivo dello spazio grotta, ha ospitato, lo scorso 17 maggio, la presentazione di Keywords, decalogo per una formazione all’arte contemporanea, libro edito da Franco Angeli (Milano).
Come orientarsi nel labirintico mondo della mutevole arte contemporanea? Le autrici, Antonella Marino e Maria Vinella, insieme a Monica Palumbo (direttrice artistica della Momart Gallery), Angelo Bianco (direttore artistico della Fondazione SoutHeritage) e Mariadelaide Cuozzo (docente di storia dell’arte contemporanea presso Unibas) hanno dialogato su questo tema, fornendo le proprie risposte al quesito, partendo dalla consapevolezza che occorre rompere i vecchi schemi didattici attraverso una nuova metodologia di studio.
Promosso dall’Accademia delle Belle Arti di Bari, il testo nasce come una guida, una sorta di navigatore per chi approccia all’arte contemporanea, ma anche gli appassionati e gli studiosi possono trarne stimolanti spunti di riflessione. Keywords è pensato principalmente per gli studenti delle Università e delle Accademie: le autrici, consapevoli che lo studio dell’arte contemporanea esiga una didattica differente rispetto a quella utilizzata per la storia dell’arte antica, medievale o moderna, hanno fornito 10 parole chiave (Contemporaneità, Transiti, Femminismi, Città, Educational, Musei, Biodinamiche, Docufiction, Mediazioni, Oltremedia) come 10 sassolini per non smarrire la strada. E se a Pollicino preferite il mito di Teseo, come il filo di Arianna, Keywords si propone di fornire indicazioni utili a chi si vuole orientare in quest’arte viva, in continua evoluzione e dalle mille sfaccettature. Attorno alle parole chiave si sviluppano altrettanti saggi, redatti da autori differenti, ponendo in luce i temi del dibattito artistico dei nostri giorni e, cosa assolutamente interessante, il testo propone anche 8 conversazioni con gli artisti citati nel testo.
L’incontro è stato attentamente seguito da molti studenti dell’Università della Basilicata (Matera è sede dei corsi di studi di Operatore dei Beni Culturali e Scienze del Turismo) e si è concluso con il video realizzato da Giuseppe Magrone, il quale ha documentato lo sviluppo dell’intero progetto che ha permesso la realizzazione del decalogo.
Contemporaneo a chi? Il titolo del primo saggio suona come una domanda provocatoria. Più che mai urge lasciarsi alle spalle i metodi di studio ormai sorpassati e non adatti a un’arte che riflette un’epoca liquida, che scorre veloce e senza confini. La didattica deve adeguarsi per preparare in maniera efficace coloro che domani opereranno nel mondo dell’arte. Si corre il rischio reale, altrimenti, di fornire agli studenti una preparazione che, citando il tormentone con la scimmia, risulti “contemporanea come l’uomo del Neolitico”…
Francesca Lasalandra
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