Interviste

GRAZIE DEI… “FIORI” | Conversazione con Pino Strabioli

Pino Strabioli si divide tra teatro e tv. Appassionato di memoria e biografie, è in tournée al fianco di Christian De Sica e per Rai 3 sta preparando due prime serate con protagoniste Ornella Vanoni e Gianna Nannini.

Intervista a cura di Maria Rita Montagnani 

MRM- Pino, tu sei un regista teatrale, attore e conduttore televisivo, com’è nata in te la passione ardente per il teatro e lo spettacolo in generale? Immagino si sia manifestata già in tenera età…

PS- Ero poco più di un ragazzo andai con la scuola a vedere uno spettacolo, rimasi incantato ,m’innamorai di quello stano mondo, di quelle persone che raccontavano delle storie, sono cresciuto coltivando quel desiderio, continuando ad andare a teatro, pretesi dai miei genitori l’abbonamento, più spettacoli vedevo più cresceva in me la certezza che un giorno sarei stato anch’io su un  palcoscenico.
MRM- Tu hai lavorato a lungo con  personaggi famosi del teatro e incontrato e conosciuto anche  grandi personalità del mondo della musica, quali sono quelli che ti sono più rimasti nel cuore?
PS- Tantissimi,  Paolo Poli  mi ha insegnato moltissimo e non solo del mestiere dell’attore, Franca Valeri un’amica e una lezione di Vita, ieri sera a Roma ho vissuto una grande emozione in un’intervista spettacolo con Piero Angela, nella musica Gabriella Ferri che  mi manca tanto  un pezzo di cuore e Patty Pravo un’amica sincera e preziosa.
MRM- Se il teatro è finzione, bisogna fingere bene per restare se stessi?
PS- Il teatro non è esattamente finzione, non si finge, in scena si mettono in gioco sempre parti di noi.
MRM- Il grande Carmelo Bene diceva che il teatro è morto, sei d’accordo? Perché il teatro non è più come quello di un tempo?
PS- Il teatro non morirà mai. E’ morto Carmelo Bene e con lui quella sua forza, quella potenza , ero ventenne andavo a vedere i suoi spettacoli arrampicato nel loggione, indimenticabile, inimitabile, unico. Il teatro cambia con la storia, oggi ci sono attori e registi bravissimi. Il teatro è vivo.
MRM- Cosa ti infastidisce di più in un personaggio famoso? E cosa apprezzi in un emergente?
PS- Certe carriere nate dal nulla si nutrono di apparenza e sciocca arroganza. Degli emergenti ammiro la sete di conoscenza, la voglia di scoprire, di lasciarsi sorprendere.
MRM- “Grazie dei fiori” è un programma davvero emozionante, pieno di ricordi e aneddoti sui cantanti che fecero l’epoca d’oro della musica, puoi raccontarcene qualcuno che ti ha particolarmente colpito?
PS- Con questo programma insieme a Gino Castaldo raccontiamo il paese attraverso la musica, ogni volta che riascolto e rivedo Domenico Modugno mi emoziono e ne capisco la grandezza e la modernità, mi succede anche con Lucio Dalla, Mina, Gaber, solo per citarne alcuni, ma non sono soltanto un nostalgico, abbiamo voci bellissime da Giorgia a Giuliano Sangiorgi, Arisa, Nina Zilli, Elisa…
MRM- Come sono gli attori nella vita? Sono altrettanto “bravi” come sul palcoscenico?
PS- Gli attori veri sono veri anche nella vita, non dimenticherò mai una cena con Marcello Mastroianni, non aveva nulla da dimostrare pur essendo la storia del cinema, i grandi quando sono veramente grandi sono accoglienti, disponibili, sinceri.
MRM- Cos’hanno in comune un attore e  un artista? (Dato che un artista può non essere attore e un attore non essere un artista)
PS- Esiste il talento, non so rispondere a questa domanda.
MRM- Hai di sicuro ancora molti progetti da realizzare…i progetti sono i sogni che uno ha? Vuoi parlarcene?
PS- Non ho mai avuto sogni, mi piace quello che faccio. Stiamo preparando, sempre per Rai Tre, due puntate di prima serata, ho appena realizzato le interviste a due donne magnifiche, Ornella Vanoni e Gianna Nannini, mi sono divertito, arricchito, ho imparato. Non è già un sogno vivere della propria passione?
MRM- Essendo tu una persona dedita all’interiorità, ti càpita mai di annoiarti? Si dice che la noia sia una pessima maestra per i mediocri, ma una maestra preziosa  per i grandi…
PS- Mi annoio moltissimo, mi annoio a certe cene inutili, mi annoio quando incontro egocentrici e logorroici, mi annoia la stupidità, il pettegolezzo, ho imparato ad evitare, a scappare. Da solo e con le persone che scelgo non mi annoio mai.
MRM- “Solo gl’intelligenti si costruiscono un inferno, gli stupidi lo trovano già fatto e lo scambiano per un paradiso”(M.Rossi)…sei d’accordo?
PS- Bellissima citazione, ma non sono abbastanza intelligente per capirla fino infondo. Comunque sono d’accordo.
MRM- Cosa conta di più nella vita per te?
PS- Il rispetto.
MRM- Ipocondrie, irrazionalità e incongruenze, raccontano molte cose di noi, tu ritieni di averne? E in che rapporto sei con esse?
PS- L’irrazionalità me la sono goduta da giovanissimo e un pò la rimpiango, le incongruenze capitano…rispetto all’ipocondria sono un disastro. Non faccio analisi  del sangue da anni e per perdonarmi di questo gravissimo errore visto ogni tipo di stravizio.
MRM- Tu e Pino siete in sintonia? Siete sempre la stessa “persona”?
PS- Sì sì sempre la stessa.
MRM- Tre parole per definire il tuo lavoro.
PS- Passione, fortuna, impegno.
MRM- Per concludere, c’è un pensiero inconfessabile che potresti “confessare” solo a noi? (Sorrido)
PS- Fai bene a sorridere ,certe cose evito di dirle a me stesso e anche ai personaggi che interpreto, per questo non mi considero un grande attore, ma un ottimo operaio dello spettacolo.
Maria Rita Montagnani

About the author

Maria Rita Montagnani

Critico e curatore d'arte indipendente. Da anni impegnata nella valorizzazione e nella diffusione dell'arte contemporanea nel territorio italiano, ha presentato numerose mostre, curando artisti in eventi nazionali e ha realizzato (in sedi pubbliche) progetti artistici e culturali di cui è anche autore.

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