GIF ossia Graphic Interchange Format, in estensione .gif. Nasce nel 1987 da CompuServe, il suo ideatore è Steve Wilhite, e si tratta di un formato di immagini diventato popolare per la particolarità di creare brevi animazioni in ripetizione. Steve Wilhite, raccontando in un’intervista al New York Times del successo delle GIF, ricorda come si diffusero alla stessa velocità della cultura di Internet fino a diventare oggi l’ultima forma di “meme-maker”. Nel 2012 GIF è stata eletta “parola dell’anno” e la sua popolarità si è decuplicata da quando è scaduto il brevetto sui suoi algoritmi e ha cominciato a diffondersi su canali come Reddit, Imgur, Tumblr, poi Twitter e ultimamente anche su Facebook. Sono nate GIF di ogni tipo: umoristiche, artistiche, estratti da film famosi. Le reaction gif, tra quelle più comunemente usate, sono diventate una forma di comunicazione pari alle emoticon per esprimere disgusto, sorpresa, disprezzo e ogni tipo di espressione emotiva.
Il potenziale estetico e artistico del formato GIF sta tutto nel loop ipnotizzante, nella ripetizione perfettamente circolare, se ben riuscita, di un’immagine in movimento, tale da non distinguerne l’inizio dalla fine. Sarà per questo che è diventata naturale terra d’approdo per la digital art, dando vita a loop psichedelici, surreali o assurdi.
Qui di seguito ve ne proponiamo alcune tra reaction gif e altre create da digital artist, come Bill Domonkos, che su materiale d’archivio fotografico o cinematografico combina effetti 2D e 3D, come Hugo German aka Graphaunaute che crea delle GIF surreali, oppure come i loop ipnotizzanti di David Szakaly, all’interno del suo progetto “Time is a dimension”, per finire con i “Loop Portrait” di Romani Laurent e i ritratti psichedelici di Henrique Lima.
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