Interviste

Ex Voto: da feticcio religioso a gioiello radical chic|Intervista ad Alessandra Davì

Orecchini Ex Voto con rose e teschi, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.

Carico delle speranze dei fedeli, l’ex voto è sempre stato presente in diverse culture popolari fino a raggiungere nella contemporaneità lo status di gioiello, oggetto di tendenza presso un altro tipo di  cultura, quella Underground. Fa da madrina alla scena  palermitana Alessandra Davì, orefice e fabbricante di sogni e di speranze.

Collana Ex Voto con rose e teschi, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.
Collana Ex Voto con rose e tesci, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.

Danilo Lo Piccolo: Cosa ti spinge ad inglobare nel tuo lavoro certe immagini religiose, come gli ex voto, che oscillano tra il sacro e il profano?

Alessandra Davì: Per quanto riguarda la mia produzione, il fattore del sacro viene messo da parte. Naturalmente l’ex voto nasce associato a una simbologia di tipo religiosa, basti pensare alla stessa locuzione latina “ex voto” che significa “a seguito di un voto”, quindi un oggetto donato ad una divinità in seguito a una grazia ricevuta o nella speranza di riceverne una. Io mi discosto abbastanza da questa simbologia. La mia ricerca proviene principalmente da una cultura underground, quindi nel mio progetto artistico c’è un attingere alla tradizione, che rispecchia il luogo in cui ho sempre vissuto, ma c’è anche un attingere al substrato underground che ormai fa parte di me. Infatti sono anche un’appassionata di street art, di graffiti…fino a dieci anni fa “pezzavo” come i writers usano fare. Ho una passione poliedrica per la tradizione e i linguaggi contemporanei che poi fondo nella mia arte.

Qual è il rapporto che intercorre tra cultura tradizionale, rappresentata dall’ex voto – carico di enfasi popolare – e la tua produzione – testimone e promotrice della cultura underground palermitana?

Il mio progetto è quello di rivoluzionare i classici canoni dell’oreficeria. Mediante un mio linguaggio stilistico ho cercato di reinterpretare quelli che sono gli stilemi tradizionali dell’iconografia sia religiosa, sia del ‘World Tattoo’. Questo l’ho fatto avvalendomi di tecniche antiche dell’oreficeria, che quasi mai vengono applicate su metalli meno preziosi, perché generalmente vengono usate sull’oro; io invece utilizzo l’argento, l’ottone, nell’ottica di aprire il più possibile le mie creazioni.

Potresti entrare più nello specifico?

Nella mia produzione, creo delle collezioni personali, tra queste gli “ex voto”. Di recente mi sono concentrata maggiormente sul simbolo del Cuore, perché è quello che al momento sento più vicino anche come forma estetica ed è quella che più mi piace. Rivisitandolo, utilizzando materiali non comuni in questo settore, come ad esempio la smaltatura colorata. Ispirandomi anche a quello che avviene nel mondo del tattoo, perché impiego colori forti che rimandano alla tradizione ‘Old School’, cercando di mischiare un po’ le regole. Ho impreziosito questi ex voto inizialmente con rose in resina ispirandomi alla tradizione palermitana di Santa Rosalia, per questo motivo i teschi e le rose sono spesso presenti. Ho cercato di approfondire ancora di più questo tema realizzando il primo ex voto con rose cesellate all’interno della placca, una cosa che non si è mai vista, specialmente con le tre roselline messe in alto, tutte inglobate nella stessa lamina. Questo è sicuramente un qualcosa di innovativo rispetto ai classici cuori visti sino ad adesso.

Orecchini Ex Voto con rose e teschi, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.
Orecchini Ex Voto con rose e teschi, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.

Le forme tipiche degli ex voto sono molto diverse, tu perché hai preferito il cuore?

È una forma che a me è sempre piaciuta, anche perché simboleggia l’amore ed è l’organo propulsore che dà origine ad ogni cosa. Naturalmente gli ex voto sono presenti in tutte le popolazioni. In Messico, in India, in ogni paese c’è stata questa manifestazione. Non escludo che in futuro possa anche realizzare anche altri tipi di forme, per adesso ho voluto concentrarmi sul cuore perché quando io analizzo un tema, mi piace sviscerarlo in tutte le sue forme, quindi non ho voluto spaziare nelle varie iconografie dell’ex voto, ma inizialmente concentrarmi su una.

Il cuore che realizzi con le tue mani, che modelli, fondi, sbalzi e ceselli, può essere considerato come un ex voto laico, privo di ogni spiritualità, ma vicino alla sfera emotiva ed emozionale?

Sì, assolutamente sì. Io credo che indossare un monile al quale si dà un significato preciso, può migliorare la qualità della propria giornata, della propria vita. Può diventare un porta fortuna o un qualcosa che simboleggi un dato momento della propria vita; proprio come i tatuaggi, che in un certo senso diventano una seconda pelle, anche il gioiello può diventare una seconda pelle, diventando un elemento caratteristico della propria identità… Una specie di status, non soltanto symbol ma anche emotivo.

Ex Voto, Grotta di Santa Rosalia, Palermo.
Ex Voto, Grotta di Santa Rosalia, Palermo.

La tua produzione sembra rispecchiare la tendenza, la “moda” di una nuova generazione. Secondo te, come è stato possibile che queste immagini, feticcio di una spiritualità dapprima pagana, poi cristiana, siano potute approdare a noi come gioiello radical chic?

Porto avanti questo progetto ormai da almeno una decina d’anni, quando ancora non c’era il supporto di grandi brand in Italia che avessero cavalcato questo tipo di tema. Però secondo me le idee fluiscono libere, per cui siamo anche influenzati da questo periodo storico di particolare crisi, di particolare disperazione, in cui abbiamo bisogno di sperare, confidare di aggrapparsi a qualcosa che sia forse anche “sacro”. Ecco perché molte persone magari rivedono nell’iconografia sacra qualcosa nel quale magari rispecchiarsi e, anche se non ci credono fino in fondo, ne percepiscono i benefici “laici”.

Può per assurdo il tuo cuore ex voto, caricarsi di quel patimento che, soprattutto le donne provano quando vengono portate a soffrire?

Perché no, anche. Io parto dal presupposto che il gioiello non deve avere una regola simbolica, ognuno può attribuire soggettivamente il significato che vuole. Mi è capitato di avere clienti che mi chiedessero gli ex voto perché ne avevano bisogno dal punto di vista “energetico” o che lo volessero regalare per problematiche di tipo religioso. Ma per me, nel processo creativo, questo non è fondamentale e non influenza la mia produzione.

Pochette Gioiello con Ex Voto, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.
Pochette Gioiello con Ex Voto, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.

Potremmo dire che l’ex voto nasce come feticcio e giunge ai giorni nostri come gioiello-contenitore di malesseri affettivi come l’amore?

Sì, anche. Assolutamente. Il mio obiettivo è appunto quello di ridargli un’altra valenza oltre a quella che ha avuto fino ad esso di tipo religioso. È proprio per questo che l’ho voluto immediatamente collegare al mondo dei tatuaggi, proprio per come il tatuaggio diventa una seconda pelle, anche il gioiello può diventare una seconda pelle. Questo deve passare come messaggio.

Da quanti anni lavori l’argento e dove hai appreso le antiche arti orafe?

Ho iniziato a fare l’orafa più di quindici anni fa. Ho frequentato corsi di oreficeria, incentrati sullo sbalzo e il cesello, dove ho appreso le tecniche con le quali costruisco i cuori. Naturalmente in questo laboratorio non ci facevano produrre ex voto, quella è stata una idea mia. Attraverso i miei studi in Storia dell’arte mi sono appassionata all’ex voto su tavola. Non a caso mi sono dedicata a fare dei quadri dove all’interno ci sono composizioni di questi ex voto su lastra.

Richieste di grazie ed Ex Voto, Grotta di Santa Rosalia, Palermo.
Richieste di grazie ed Ex Voto, Grotta di Santa Rosalia, Palermo.

Pensi che questa tendenza dell’ex voto, che, in senso religioso, ha radici quasi connaturate all’uomo stesso, avrà una fine all’interno della cultura underground?

Credo che sia nella moda sia nella Storia dell’arte, ci siano dei cicli che tendono a ripetersi, quindi potrebbe restare, andare e ritornare tra qualche tempo. Magari ritornerà con altre persone che attribuiranno un nuovo significato e un nuovo linguaggio a questo immaginario. La cosa bella è che esiste sempre un nuovo modo di vedere le cose. Io non ho inventato probabilmente nulla, ho posto l’attenzione su un modo diverso di vedere degli oggetti preesistenti. Li ho reinterpretati, tutto qua.

Le tecniche che hai appreso in questi anni sono molto antiche, possono avere ulteriori applicazioni nella contemporaneità?

Sì, moltissime. Abbiamo delle maestranze davvero importanti, anche in Sicilia e a Palermo, però magari sono troppo legate ai vecchi canoni, ai vecchi stili e quindi non c’è una nuova generazione che intende rinnovare in modo netto l’oreficeria. E questo invece è uno dei miei obiettivi: rinnovare l’oreficeria e portarla su strade mai calcate.

Danilo Lo Piccolo

Collana Ex Voto e rose, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.
Collana Ex Voto e rose, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.

 

Quadro Ex Voto con sfondo rosso, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.
Quadro Ex Voto con sfondo rosso, by Alessandra Davì Gioielli, Palermo.

 

About the author

Danilo Lo Piccolo

Danilo Lo Piccolo (Palermo, 1990) formatosi in Comunicazione e Didattica dell’Arte all’Accademia
di Palermo; ha continuato i suoi studi a Milano, specializzandosi in Visual Cultures e Pratiche
Curatoriali presso l’Accademia di Brera.

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