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Corrado Bonomi | a regola d’arte

La Galleria Melesi di Lecco presenta per la prima volta nel suo spazio una mostra personale di Corrado Bonomi. Pittore e scultore, Bonomi espone opere da cinque diversi cicli della sua poliedrica attività artistica: Mare, Supporti, Armi della Fede, Culture e Cardio.

L’opera Mare iniziata nel 1987 e tutt’oggi in corso, presenta sorprendenti doti di elasticità. Esattamente come i pesci nel mare si allontanano o si raggruppano in banchi, anche le scatolette di latta possono essere raggruppate o sparse. L’opera tanto colorata e gioiosa, rappresenta pesci in scatola cioè… pesci morti. Si potrebbe definire una “natura morta con echi di vita passata”. Rappresenta un aspetto significativo della contemporaneità: lo sfruttamento intensivo delle risorse ittiche.

Anche Supporti ha questa concezione. Le opere sono realizzate su superfici diverse da quella più classica della tela pittorica, Bonomi infatti sceglie di rappresentare il soggetto sul supporto che meglio può rappresentarne l’essenza. Vediamo così piante di caffè dipinte su sacchi da torrefazione, treni in movimento su fogli orari delle ferrovie, incidenti automobilistici su copri cerchioni o ancora bachi da seta su fantasiose stoffe di seta.

Le Armi della Fede riflettono un problema che è presente in tutte le religioni. La fede, intesa come fiducia assoluta e senza prove in qualcosa, porta il credente alla certezza di essere nel giusto. Sulla base di questa convinzione, nei secoli passati ma anche ai nostri giorni, in nome della fede si sono usate come armi, forme di prevaricazione eticamente ingiuste e illecite.

La serie Culture inizia nel 2003, qui il nostro Bonomi “giardiniere” entra in rapporto con la natura realizzando piante grasse e roseti con materiali plastici da giardinaggio, rivisitati nel loro ruolo ed utilizzati per diventare steli, foglie e boccioli variopinti.

I lavori contenenti la parola Cardio vogliono rappresentare il cuore uscendo però dalla logica scontata della classica forma stilizzata a cui siamo abituati. L’artista lavora così sul  resto dell’apparato circolatorio sviluppando la rappresentazione di vene (blu) e arterie (rosse). Al centro, collocato al posto del muscolo cardiaco un oggetto che abbia assonanza di nome (ad esempio il libro Cuore di E. De Amicis), di suono (es. una sveglia ticchettante) o ancora che rappresenti una passione di vita, un qualcosa che “sta a cuore”.