Le opere Conrad Marca-Relli, l’italiano della Scuola di New York, sono in mostra da sabato 8 ottobre fino al 10 dicembre 2016 alla Galleria Open Art di Prato. La mostra dal titolo Tra Figura e Astrazione, curata da Mauro Stefanini, è l’occasione per vedere da vicino le opere dell’artista americano, nato a Boston nel 1913 da genitori italiani originari di Benevento – Corrado di Marcarelli modificherà infatti all’inizio del 1950 il suo nome in Conrad Marca-Relli per facilitarne la pronuncia americana – e scomparso nel 2000 a Parma.
A dodici anni dalla mostra Tensioni Composte, curata da Bruno Corà (2004), la Galleria Open Art, in collaborazione con l’Archivio Marca-Relli (creato per volontà dell’artista nel 1997 a Parma), e la Galleria d’arte Niccoli di Parma, presenta una retrospettiva dedicata al grande artista americano, che è appartenuto alla giovane generazione della scuola newyorchese dell’Espressionismo astratto. Fu infatti il fondatore nel 1949 dell’8th Street Club, insieme a Rothko, Kline e De Kooning, con i quali organizza lo stesso anno l’importante mostra Ninth Street Show, ritenuta la prima vera esposizione dell’Espressionismo astratto. L’intera l’opera di Marca-Relli viene ora presa in esame nella mostra alla Galleria Open Art, attraverso più di quaranta lavori che vanno dagli anni ‘40 fino alla metà degli anni ‘80, a partire dagli esordi legati a un approccio figurativo, per arrivare ai collage, tecnica che l’artista ha rivisitato con esiti riconosciuti come profondamente originali, che lui spesso realizza su scala monumentale, alle ricerche legate all’astrazione come esito di una sintesi pittorica.
Nei suoi quadri e nei suoi celebri collage, ha abolito la tradizionale distinzione tra figurativo e astratto, prendendo costantemente la figura come fonte di immagine astratta. Materia e figura, convivono entrambe nella composizione pittorica, sostenendosi in una vitale lotta l’un con l’altra.
Prestigiosi i prestiti delle opere in mostra, la storia di molti dei quali infatti si è incrociata con le principali gallerie che hanno contribuito direttamente alla crescita e alla promozione dei maestri del movimento artistico americano più importante del Novecento: Kootz e Marlborough Gallery di New York, e la Makler Gallery di Philadelphia. Non va dimenticato che Marca-Relli ha avuto un ruolo centrale in un sistema di rapporti e contrapposizioni che hanno attraversato l’arte del secondo Novecento tra Europa e America.
Questa mostra che presenta una selezione di opere di notevole importanza, permetterà di restituire a Marca-Relli un’ampia prospettiva storica, del suo rapporto con il classicismo e la centralità della figura nel suo lavoro.
Considerato dunque uno dei principali esponenti dell’Espressionismo astratto, i suoi collages sono esposti nei più importanti musei, come il Solomon R. Guggenheim e Withney, ma anche al MoMA e al Metropolitan, dove una sua tela monumentale campeggia nella sala principale dedicata all’Action Painting, di fianco ad un lavoro del suo amico intimo Jackson Pollock. Amicizia profonda che si consolida nel 1953 quando Marca-Relli compra una casa accanto a quella degli amici coniugi Jackson Pollok e la pittrice Lee Krasner a East Hampton. È del 1956 una delle sue opere più famose: The death of Jackson Pollock, realizzata dopo essere stato chiamato al riconoscimento del corpo dell’amico tragicamente scomparso in un incidente stradale.
Di lui ricorderei senz’altro la sua prima mostra personale organizzata a New York nel 1948. Nel 1967 poi il Whitney Museum of American Art gli dedica una retrospettiva. Tra gli anni settanta e ottanta Marca-Relli trascorre lunghi periodi in Europa tra Ibiza, Parigi, Londra e Roma.
Nel 1997 si trasferisce con la moglie Anita Gibson a Parma ( che il 31 marzo 2000 gli concederà la cittadinanza), come conseguenza di una lunga e costante collaborazione con la Galleria d’Arte Niccoli. Tra le mostre più importanti anche quella che la Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia gli dedica, dal titolo Omaggio a Marca-Relli. Nel 2000, anno della morte, l’Istituto MathildenhÖhe di Darmstadt gli dedica una esposizione antologica che ripercorre tutta la sua carriera artistica.
L’attività della galleria Open Art, fondata nel 2001 a Prato, ha una sua specifica identità nel panorama italiano, per l’attenzione particolare allo sviluppo dell’approccio gestuale e, più specificatamente, all’Espressionismo Astratto americano, trattando artisti come Conrad Marca-Relli, ma anche Paul Jenkins, Norman Bluhm, John Ferren, James Brooks, John Grillo e Sam Francis. Questa bella esposizione su Conrad Marca-Relli conferma ancora una volta l’impegno della Galleria Open Art nell’affrontare con coraggio e grande esperienza un artista così noto e così studiato, a cui tra le altre cose si deve senza dubbio il merito di aver innalzato il collage a dimensioni e complessità pari a quella della pittura, che questa mostra mette bene in evidenza.
Cecilia Barbieri
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