Arte e Fotografia

BRIGHT FESTIVAL | Firenze vince la scommessa della digital art

Si è conclusa sabato 23 febbraio la prima edizione del Bright Festival, rassegna dedicata alle arti digitali applicate allo spettacolo e all’entertainment. Un’organizzazione tutta under 30, un team di esperti futuristi capeggiati da Claudio Caciolli per un progetto ambizioso e fortemente innovativo, realizzato grazie al supporto della Camera di Commercio di Firenze.

Una tre giorni di musica elettronica, lighting design, performance e video mapping. Un’incursione a gamba tesa nel mondo del futuro, un’indagine accurata delle più audaci tecnologie digitali: Bright Festival porta in scena la cultura di domani fatta di animazione 3D,  video design, realtà aumentata ed effetti speciali stupefacenti per metterla a servizio di appassionati e intenditori.

Al timone alcuni fra i più illustri esponenti di settore: da Craig Caton-Largent, regista indiscusso dell’animazione 3D, alla fotografia digitale di Francesco Francia; dal graphic design di Sara Franci – illustratrice millennial per iPad Pro e Apple Pencil – fino al magistrale lavoro di lighting design condotto da Luciano Tovoli. E non sono certamente mancati insigni portavoce della composizione elettronica come Enrico Cosimi, esperto di sintesi sonora e tecnologie musicali, e Maurizio Giri, illustre programmatore con MaxMSP.

Gli spazi dismessi, dal sapore industriale, della Stazione Leopolda hanno così preso nuova vita e si sono fatti anche salotto d’esposizione per installazioni interattive dedicate ai temi della realtà virtuale, del video mapping, dell’installazione video-sonora, del lighting design. Si pensi a “The Frame”, realizzata da MouFactory, un lavoro che gioca sul concetto di luce per delineare i confini della visione; o a “Zebra Mapping”, software che interpreta i movimenti del corpo e li traspone su un videowall creando una figura inedita fatta di luce, suono e colore.

La Leopolda, crocevia di eventi e manifestazioni, centro nevralgico della cultura underground fiorentina, si è colorata di novità e si è lasciata dipingere dalle geometrie di luce realizzate site-specific in occasione della presentazione di Audi E-Tron, primo SUV elettrico con 400 km di autonomia e specchietti virtuali.

Ad accompagnare le tante iniziative già citate, un programma di alta formazione all’interno degli spazi del The Student Hotel – “non solo albergo ma vero e proprio incubatore per startup e iniziative originali” (Frank Uffen) -, dove hanno trovato spazio workshop, conferenze, speech e demo illustrative. Bright Festival sembra essere una scommessa vinta per la città di Firenze: l’uomo si confronta con la cultura del futuro e ne rimane affascinato. Colpito dalle enormi potenzialità di tecnologie avanguardiste, si immerge senza paura nel box delle meraviglie e si lascia sedurre dalla magica sinergia degli elementi.

Valentina Bagnoli